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VITAVM®13

Per il rivestimento estetico di strutture metalliche con CET convenzionale

VITA VM 13 è una ceramica feldspatica a struttura microfine, altamente estetica, perfettamente idonea per il CET delle classiche leghe ceramizzabili (ca. 13,8 – 15,2 µm/mK).
Indipendentemente dal fatto che le leghe classiche vengano fuse, fresate o sinterizzate.

VITA VM 13 è una reale alternativa alla ceramica integrale – indicata per tutti i casi in cui occorre un'azione di mascheramento della struttura metallica.

La temperatura di cottura (cottura della dentina 880°C) offre ampia sicurezza di lavorazione, specialmente per le leghe con un basso punto di solidus (<1100°C).

I componenti principali sono feldspati di potassio e sodio di elevata purezza, che assicurano brillanti effetti cromatici ed altissimi valori di resistenza a flessione.

Grazie alla sua struttura omogenea e chiusa, il molaggio e la lucidatura di VITA VM 13 sono ottimali, soprattutto in situ. Ne conseguono superfici lisce e perfettamente compatte.
Il deposito di placca sulla superficie ceramica è ridotto, agevolando al paziente le misure di igiene della riabilitazione di elevato valore.

VITA VM 13 è un componente di sistema di elevata qualità dell'innovativo concetto VITA VM – la soluzione universale per tutte le indicazioni correnti. Che si tratti di metallo-ceramica, ceramica integrale o composito: le possibilità sono infinite!

Per l'individualizzazioni si possono usare i colori di caratterizzazione VITA AKZENT Plus e VITA INTERNO.

Vantaggi

  • effetto cromatico naturale e dinamica di luce grazie alla struttura microfine
  • retrazione minima per ridurre le cotture di integrazione
  • eccellente modellabilità per un'applicazione rapida e mirata della ceramica
  • gamma completa di masse aggiuntive per effetti eccellenti
  • lavorazione efficiente ed economica
  • individualizzabile con leVITA AKZENT Plus e VITA INTERNO
  • sicurezza di processo grazie all'esperienza pluriennale
  • disponibile in colorazione VITA SYSTEM 3D-Master e VITA classical A1 – D4

VITAVM®13 Articoli

VITAVM®13 VITA classical A1-D4®

VITA VM 13 OPAQUE PASTE, 5 g
Denominazione Cod. 5 g
A1 B453015
A2 B453025
A3 B453035
A3.5 B453045
A4 B453055
B1 B453065
B2 B453075
B3 B453085
B4 B453095
C1 B453105
C2 B453115
C3 B453125
C4 B453135
D2 B453145
D3 B453155
D4 B453165
VITA VM 13 OPAQUE, 12 g / 50 g
Denominazione Cod. 12 g Cod. 50 g
A1 B4540112 B4540150
A2 B4540212 B4540250
A3 B4540312 B4540350
A3.5 B4540412 B4540450
A4 B4540512 B4540550
B1 B4540612 B4540650
B2 B4540712 B4540750
B3 B4540812 B4540850
B4 B4540912 B4540950
C1 B4541012 B4541050
C2 B4541112 B4541150
C3 B4541212 B4541250
C4 B4541312 B4541350
D2 B4541412 B4541450
D3 B4541512 B4541550
D4 B4541612 B4541650
VITA VM 13 BASE DENTINE, 12 g / 50 g
Denominazione Corrispondenza smalto Cod. 12 g Cod. 50 g
A1 ENL B4543112 B4543150
A2 ENL B4543212 B4543250
A3 ENL B4543312 B4543350
A3.5 END B4543412 B4543450
A4 END B4543512 B4543550
B1 END B4543612 B4543650
B2 END B4543712 B4543750
B3 END B4543812 B4543850
B4 END B4543912 B4543950
C1 END B4544012 B4544050
C2 END B4544112 B4544150
C3 ENL B4544212 B4544250
C4 ENL B4544312 B4544350
D2 END B4544412 B4544450
D3 END B4544512 B4544550
D4 END B4544612 B4544650
VITA VM 13 TRANSPA DENTINE, 12 g / 50 g
Denominazione Corrispondenza smalto Cod. 12 g Cod. 50 g
A1 ENL B4545112 B4545150
A2 ENL B4545212 B4545250
A3 ENL B4545312 B4545350
A3.5 END B4545412 B4545450
A4 END B4545512 B4545550
B1 END B4545612 B4545650
B2 END B4545712 B4545750
B3 END B4545812 B4545850
B4 END B4545912 B4545950
C1 END B4546012 B4546050
C2 END B4546112 B4546150
C3 ENL B4546212 B4546250
C4 ENL B4546312 B4546350
D2 END B4546412 B4546450
D3 END B4546512 B4546550
D4 END B4546612 B4546650

VITAVM®13 VITA SYSTEM 3D-MASTER®

VITA VM 13 BASE DENTINE, 12 g / 50 g / 250 g
Denominazione Corrispondenza smalto Cod. 12 g Cod. 50 g Cod. 250 g
0M1 ENL B4503112 B4503150 -
0M2 ENL B4503212 B4503250 -
0M3 ENL B4503312 B4503350 -
1M1 ENL B4503412 B4503450 -
1M2 ENL B4503512 B4503550 -
2L1.5 ENL B4503612 B4503650 -
2L2.5 ENL B4503712 B4503750 -
2M1 ENL B4503812 B4503850 -
2M2 ENL B4503912 B4503950 B45039250
2M3 ENL B4504012 B4504050 B45040250
2R1.5 ENL B4504112 B4504150 -
2R2.5 ENL B4504212 B4504250 -
3L1.5 ENL B4504312 B4504350 -
3L2.5 ENL B4504412 B4504450 -
3M1 ENL B4504512 B4504550 -
3M2 ENL B4504612 B4504650 B45046250
3M3 ENL B4504712 B4504750 B45047250
3R1.5 ENL B4504812 B4504850 -
3R2.5 ENL B4504912 B4504950 -
4L1.5 END B4505012 B4505050 -
4L2.5 END B4505112 B4505150 -
4M1 END B4505212 B4505250 -
4M2 END B4505312 B4505350 -
4M3 END B4505412 B4505450 -
4R1.5 END B4505512 B4505550 -
4R2.5 END B4505612 B4505650 -
5M1 END B4505712 B4505750 -
5M2 END B4505812 B4505850 -
5M3 END B4505912 B4505950 -
VITA VM 13 TRANSPA DENTINE, 12 g / 50 g / 250 g
Denominazione Corrispondenza smalto Cod. 12 g Cod. 50 g Cod. 250 g
0M1 ENL B4506112 B4506150 -
0M2 ENL B4506212 B4506250 -
0M3 ENL B4506312 B4506350 -
1M1 ENL B4506412 B4506450 -
1M2 ENL B4506512 B4506550 -
2L1.5 ENL B4506612 B4506650 -
2L2.5 ENL B4506712 B4506750 -
2M1 ENL B4506812 B4506850 -
2M2 ENL B4506912 B4506950 B45069250
2M3 ENL B4507012 B4507050 B45070250
2R1.5 ENL B4507112 B4507150 -
2R2.5 ENL B4507212 B4507250 -
3L1.5 ENL B4507312 B4507350 -
3L2.5 ENL B4507412 B4507450 -
3M1 ENL B4507512 B4507550 -
3M2 ENL B4507612 B4507650 B45076250
3M3 ENL B4507712 B4507750 B45077250
3R1.5 ENL B4507812 B4507850 -
3R2.5 ENL B4507912 B4507950 -
4L1.5 END B4508012 B4508050 -
4L2.5 END B4508112 B4508150 -
4M1 END B4508212 B4508250 -
4M2 END B4508312 B4508350 -
4M3 END B4508412 B4508450 -
4R1.5 END B4508512 B4508550 -
4R2.5 END B4508612 B4508650 -
5M1 END B4508712 B4508750 -
5M2 END B4508812 B4508850 -
5M3 END B4508912 B4508950 -
VITA VM 13 OPAQUE, 12 g / 50 g
Denominazione Cod. 12 g Cod. 50 g
OP0 B4525012 -
OP1 B4525112 B4525150
OP2 B4525212 B4525250
OP3 B4525312 B4525350
OP4 B4525412 B4525450
OP5 B4525512 -
VITA VM 13 OPAQUE PASTE, 5 g
Denominazione Cod. 5 g
OP0 B453505
OP1 B453515
OP2 B453525
OP3 B453535
OP4 B453545
OP5 B453555

VITAVM®13 masse aggiuntive
utilizzabile per VITA SYSTEM 3D-MASTER e Colorazione VITA classical A1- D4

VITA VM 13 EFFECT ENAMEL, 12 g
Denominazione Cod. 12 g
EE1 B4509112
EE2 B4509212
EE3 B4509312
EE4 B4509412
EE5 B4509512
EE6 B4509612
EE7 B4509712
EE8 B4509812
EE9 B4509912
EE10 B4510012
EE11 B4510112
VITA VM 13 EFFECT CHROMA, 12 g
Denominazione Cod. 12 g
EC1 B4512112
EC2 B4512212
EC3 B4512312
EC4 B4512412
EC5 B4512512
EC6 B4512612
EC7 B4512712
EC8 B4512812
EC9 B4512912
EC10 B4513012
EC11 B4513112
VITA VM 13 EFFECT LINER, 12 g
Denominazione Cod. 12 g
EL1 B4514112
EL2 B4514212
EL3 B4514312
EL4 B4514412
EL5 B4514512
EL6 B4514612
VITA VM 13 EFFECT PEARL, 12 g
Denominazione Cod. 12 g
EP1 B4515112
EP2 B4515212
EP3 B4515312
VITA VM 13 MAMELON, 12 g
Denominazione Cod. 12 g
MM1 B4516112
MM2 B4516212
MM3 B4516312
VITA VM 13 EFFECT OPAL, 12 g
Denominazione Cod. 12 g
EO1 B4517112
EO2 B4517212
EO3 B4517312
EO4 B4517412
EO5 B4517512
VITA VM 13 WINDOW, 12 g / 50 g / 250 g
Denominazione Cod. 12 g Cod. 50 g Cod. 250 g
WIN B4518112 B4518150 B45181250
VITA VM 13 ENAMEL, 12 g / 50 g / 250 g
Denominazione Cod. 12 g Cod. 50 g Cod. 250 g
ENL B4519112 B4519150 B45191250
END B4519212 B4519250 B45192250
VITA VM 13 NEUTRAL, 12 g / 50 g / 250 g
Denominazione Cod. 12 g Cod. 50 g Cod. 250 g
NT B4520112 B4520150 B45201250
VITA VM 13 CORRECTIVE, 12 g
Denominazione Cod. 12 g
COR1 B4522112
COR2 B4522212
COR3 B4522312
VITA VM 13 GINGIVA, 12 g
Denominazione Cod. 12 g
G1 B4523112
G2 B4523212
G3 B4523312
G4 B4523412
G5 B4523512
VITA VM 13 CHROMA PLUS, 12 g
Denominazione Cod. 12 g
CP1 B4524112
CP2 B4524212
CP3 B4524312
CP4 B4524412
CP5 B4524512
VITA VM 13 WASH OPAQUE, 12 g / 50 g
Denominazione Cod. 12 g Cod. 50 g
WO B4525912 B4525950
VITA VM 13 MARGIN, 12 g
Denominazione Cod. 12 g
M1 B4526112
M4 B4526412
M5 B4526512
M7 B4526712
M8 B4526812
M9 B4526912
VITA VM 13 GINGIVA OPAQUE, 12 g
Denominazione Cod. 12 g
GOL B4527112
GOD B4527312
VITA VM 13 COLOR OPAQUE, 12 g
Denominazione Cod. 12 g
CO1 B4528112
CO2 B4528212
CO3 B4528312
VITA VM 13 SUN OPAQUE, 12 g
Denominazione Cod. 12 g
SO1 B4529112
SO2 B4529212
SO3 B4529312
VITA VM 13 WASH OPAQUE PASTE, 7 g
Denominazione Cod. 7 g
WO B453597
VITA VM 13 SUN DENTINE, 12 g
Denominazione Cod. 12 g
SD1 B4536112
SD2 B4536212
SD3 B4536312
VITA VM 13 GINGIVA OPAQUE PASTE, 5 g
Denominazione Cod. 5 g
GOL B453715
GOD B453735
VITA VM 13 COLOR OPAQUE PASTE, 5 g
Denominazione Cod. 5 g
CO1 B453815
CO2 B453825
CO3 B453835
VITA VM 13 SUN OPAQUE PASTE, 5 g
Denominazione Cod. 5 g
SO1 B453915
SO2 B453925
SO3 B453935

VITAVM®13 Assortimenti

VITAVM®13 VITA classical A1-D4®

VITAVM®13 BUILD UP KIT VITA classical A1-D4®
Assortimento integrativo per la stratificazione anatomica BUILD UP
BV13BUK12CV1
Quantità Contenuto Materiale
16 12 g VITA VM 13 TRANSPA DENTINE A1 - D4
1 50 ml VITA MODELLING FLUID RS
VITAVM®13 ONE COLOR KIT A2 POWDER
Assortimento un solo colore per i primi test
BV13OCKA2V3
Quantità Contenuto Materiale
1 12 g VITA VM 13 WASH OPAQUE WO
1 12 g VITA VM 13 OPAQUE A2
1 12 g VITA VM 13 CHROMA PLUS CP2
1 12 g VITA VM 13 BASE DENTINE A2
1 12 g VITA VM 13 ENAMEL ENL
1 12 g VITA VM 13 WINDOW WIN
1 5 g VITA AKZENT Plus GLAZE POWDER
1 50 ml VITA MODELLING FLUID RS
1 50 ml VITA VM OPAQUE FLUID
1 20 ml VITA AKZENT Plus POWDER FLUID
1 VITA astina colore A2

VITAVM®13 VITA SYSTEM 3D-MASTER®

VITAVM®13 BUILD UP KIT VITA SYSTEM 3D-MASTER®
Assortimento integrativo per la stratificazione anatomica BUILD UP
BV13BUK12V1
Quantità Contenuto Materiale
26 12 g VITA VM 13 TRANSPA DENTINE 1M1 - 1M2, 2L1.5 - 2L2.5, 2M1 - 2M3, 2R1.5 - 2R2.5, 3L1.5 - 3L2.5, 3M1 - 3M3, 3R1.5 - 3R2.5, 4L1.5 - 4L2.5, 4M1 - 4M3, 4R1.5 - 4R2.5, 5M1 - 5M3
1 50 ml VITA MODELLING FLUID RS
VITAVM®13 ONE COLOR KIT 2M2 POWDER
Assortimento un solo colore per i primi test
BV13OCK2M2V3
Quantità Contenuto Materiale
1 12 g VITA VM 13 WASH OPAQUE WO
1 12 g VITA VM 13 OPAQUE OP2
1 12 g VITA VM 13 BASE DENTINE 2M2
1 12 g VITA VM 13 ENAMEL ENL
1 12 g VITA VM 13 WINDOW WIN
1 5 g VITA AKZENT Plus GLAZE POWDER
1 50 ml VITA MODELLING FLUID RS
1 50 ml VITA VM OPAQUE FLUID
1 20 ml VITA AKZENT Plus POWDER FLUID
1 VITA astina colore 2M2
VITAVM®13 ONE COLOR KIT 3M2 POWDER
Assortimento un solo colore per i primi test
BV13OCK3M2V3
Quantità Contenuto Materiale
1 12 g VITA VM 13 WASH OPAQUE WO
1 12 g VITA VM 13 OPAQUE OP3
1 12 g VITA VM 13 BASE DENTINE 3M2
1 12 g VITA VM 13 ENAMEL ENL
1 12 g VITA VM 13 WINDOW WIN
1 5 g VITA AKZENT Plus GLAZE POWDER
1 50 ml VITA MODELLING FLUID RS
1 50 ml VITA VM OPAQUE FLUID
1 20 ml VITA AKZENT Plus POWDER FLUID
1 VITA astina colore 3M2

VITAVM®13 masse aggiuntive
utilizzabile per VITA SYSTEM 3D-MASTER e Colorazione VITA classical A1- D4

VITAVM®13 GINGIVA KIT
Masse gengivali di aspetto naturale
BV13GKV1
Quantità Contenuto Materiale
5 12 g VITA VM 13 GINGIVA G1 - G5
2 12 g VITA VM 13 GINGIVA OPAQUE GOL, GOD
1 Guida colori VITA VM GINGIVA / MARGIN
VITAVM®13 MARGIN KIT
Per la realizzazione di spalle in ceramica
BV13MKV1
Quantità Contenuto Materiale
6 12 g VITA VM 13 MARGIN M1, M4 - M5, M7 - M9
1 Guida colori VITA VM GINGIVA / MARGIN
VITAVM®13 PROFESSIONAL KIT
Per la realizzazione di effetti e caratteristiche naturali
BV13PKV2
Quantità Contenuto Materiale
11 12 g VITA VM 13 EFFECT CHROMA EC1 - EC11
3 12 g VITA VM 13 MAMELON MM1 - MM3
3 12 g VITA VM 13 EFFECT PEARL EP1 - EP3
5 12 g VITA VM 13 EFFECT OPAL EO1 - EO5
11 12 g VITA VM 13 EFFECT ENAMEL EE1 - EE11
6 12 g VITA VM 13 EFFECT LINER EL1 - EL6
1 Guida colori VITA VM EFFECT CHROMA
1 Guida colori VITA VM EFFECT LINER / EFFECT OPAL / MAMELON
1 Guida colori VITA VM EFFECT ENAMEL / EFFECT PEARL
VITA Easyshade® V

VITA Easyshade® V
Determinazione del colore ottimale, massima sicurezza

VITA AKZENT® Plus

VITA AKZENT® Plus
Ottimizzato. Semplice. Completo.

VITA INTERNO®

VITA INTERNO®
Per la riproduzione di effetti cromatici in profondità

VITA VACUMAT® 6000 M

VITA VACUMAT® 6000 M
Forno per ceramica Premium con dettagli sorprendenti e affidabilità convincente

VITA NP BOND

VITA NP BOND
Efficace ammortizzatore CET tra ceramica e lega metallica

Info prodotto

FR: Intime VM 13 (Versione 001)

FR
Istruzioni d'uso

VITA VM13 Kurzversion (Versione 003)

No. 1180 VITA VM 13 (Versione 010)

DE

No. 1180 VITA VM 13 (Versione 009)

Opuscolo di concetto

No. 1229 VITA VM 13 (Versione 005)

DE

No. 1229 VITA VM 13 (Versione 004)

EN

No. 1229 VITA VM 13 (Versione 003)

ES
FR
IT
Modulo d'ordine

No. 1205M VITA VM 13 VITA SYSTEM 3D-MASTER® (Versione 002)

No. 1542M VITA VM 13 VITA classical A1-D4® (Versione 003)

Articoli specialistici

das dental labor: Einsatz Zusatzmassen Metallkeramik Seitenzähne, Daniel Carmona Cando (Versione 001)

DE

dental dialogue 9/2008: BIO-Logische Prothetik mit VITA VM 13, ZTM Christoph Freihöffer (Versione 001)

DE

Dentalzeitung 06/2011: VITA VM 13, Urszula Młynarska (Versione 001)

DE

Zahntechniker Magazin 1/2015. ZTM Jürgen R. Freitag. Farbharmonie (Versione 001)

DE

No. dd6_17 dental dialogue 6/17. Non-Prep-Veneers. VITA VM 13. Drs. Berthos Kleinsman und Ludger Schlütter (Versione 001)

DE
Tabelle cottura

VITA VM 13 / 4000 PT / vPad com + ex + clin (Versione 001)

VITA VM 13 / 40 T (Versione 001)

VITA-VM-13-Degu-Dent-Cergo-Press.zip (Versione 001)

DE

VITA-VM-13-DEKEMA-Austromat-3001-langsame-Abkuehlung.zip (Versione 001)

DE

VITA-VM-13-DEKEMA-Austromat-3001-schnelle-Abkuehlung.zip (Versione 001)

DE

VITA-VM-13-DEKEMA-Austromat-M.zip (Versione 001)

DE

VITA-VM-13-Dentsply-Multimat-MC-II.zip (Versione 001)

DE

VITA-VM-13-IVOCLAR-Programat-P9095.zip (Versione 001)

DE
Schede di sicurezza
Rischi generali

Rischi generali (Versione 002)

Rischi residui

VITA Ceramica di rivestimento (Versione 002)

Sintesi delle prestazioni cliniche e di sicurezza (SSCP)

NP BOND_VMK MASTER_VMK 95_VM 13 (Versione 002)

DE
EN

NP BOND_VMK MASTER_VMK 95_VM 13 (Versione 001)

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Fessure nella ceramica

Possibili cause e soluzioni:

  • Modellare in forma anatomica ridotta soprattutto in caso di molari e ponti, per ottenere spessori uniformi della ceramica. Rinforzare le cuspidi nei posteriori. Modellare ad U gli spazi interdentali.
  • Attenersi alle indicazioni relative a fusione, temperature e apparecchiature di fusione. Verificare la corretta regolazione della fiamma e la temperatura delle apparecchiature di fusione ad induzione o elettroniche. Utilizzare esclusivamente i crogiuoli prescritti per la singola lega.
  • Non miscelare leghe diverse. Non utilizzare troppe materozze.
  • In fase di sabbiatura controllare che la sabbia sia pulita ed abbia la granulometria corretta.
  • Rifinire l’intera superficie della corona o del ponte per eliminare eventuali prodotti di reazione tra superficie della lega e rivestimento o impurità superficiali. Finire anche gli spazi interdentali.
  • Alcuni produttori non consigliano più l’esecuzione di una cottura di ossidazione. Tuttavia quando si utilizza cambia tipo di lega o in caso di problemi è opportuno eseguirla. In questo caso non si tratta più di una cottura di ossidazione, bensì di una cottura di detersione. Serve a verificare il colore dell’ossido, che deve essere uniforme. Non devono esserci macchie o decolorazioni sulla superficie da rivestire. Successivamente è possibile eliminare l’ossido mediante sabbiatura.
  • In fase di miscelazione di tutte le masse ceramiche evitare l’incorporazione di bolle d’aria. Usare una spatola di vetro o agata. Con una spatola in metallo si possono generare abrasioni metalliche, che causano decolorazioni grigie nella ceramica. Aggiungere il liquido alla polvere dal lato, in caso contrario possono formarsi bollicine. Prestare attenzione che il posto di lavoro sia pulito: polvere metallica, impurità nell’acqua di risciacquo del pennello, strati eccessivi di isolante possono causare problemi.
  • Nei ponti separare sempre fino all’opaco, soprattutto per la prima cottura. La retrazione della ceramica si dirige sempre verso il punto più spesso, non sempre è utile applicare molto materiale. Applicare il materiale in modo mirato. Non utilizzare strumenti asciutti o seghettati, che potrebbero separare o strappare la ceramica dalla superficie dell’opaco.
  • Prestare attenzione che parametri e temperature di cottura siano corretti. Controllare la muffola con uno specchio.
  • Se prima della rifinitura si è usato un gommino per lucidare, successivamente non si deve bagnare la superficie con un liquido. In primo luogo pulire la superficie. Non è sufficiente detergere con vapore o acqua; ma è necessario eliminare meccanicamente i residui di silicone dalla superficie
  • Sulla superficie ceramica non devono esservi residui di isolante. Anche il contatto con l’antagonista, su cui è appena stato applicato dell’isolante, può causare problemi.
  • Quando si eseguono correzioni su un ponte, in fase di completamento degli spazi interdentali non condensare materiale asciutto, perché non si realizzerebbe alcun legame. Eventualmente bagnare gli spazi interdentali con un liquido oleoso (ad. es. Interno) prima di completarli.
Formazione di bolle

Possibili cause e soluzioni

  • Sovrapposizione dei rivestimenti
  • Miscelazione errata del rivestimento (attenersi alle indicazioni del produttore)
  • Controllare che la strutture metallica non abbia lacune
  • Non miscelare leghe diverse. Non utilizzare troppe materozze.
  • Non separare direttamente sulla cappetta metallica, in modo da rifinire accuratamente la zona del canale di colata.
  • Se possibile evitare saldature anche al laser
  • In fase di sabbiatura controllare che la sabbia sia pulita ed abbia la granulometria corretta.
  • Sabbiare con angolazione bassa. In caso contrario sussiste il rischio che la sabbia penetri nella lega.
  • Se si usa un decapante, pulire accuratamente il restauro.
  • Per la finitura usare frese in metallo duro a taglio incrociato, pulite. Non esercitare pressione eccessiva e attenersi alle velocità indicate per le singole leghe.
  • Durante la finitura evitare surriscaldamento superficiale.
    Non usare gli strumenti di finitura per leghe diverse.
  • Non eseguire la finitura con diamantate o gommini diamantati.
  • Rifinire l’intera superficie della corona o del ponte per eliminare eventuali prodotti di reazione tra superficie della lega e rivestimento o impurità superficiali.
  • Finire in un’unica direzione per evitare sovrapposizioni.
  • A seconda del tipo di lega sabbiare con granulometria da 50 – 250 mµ. In caso di leghe diverse prestare attenzione alla pressione di sabbiatura e sabbiare con un’angolazione di 45°. Utilizzare sabbiatrici senza ricircolo e sabbia pulita..
  • A seconda dell’ossidazione superficiale, alcuni produttori consigliano un decapaggio. La superficie viene „nobilitata“ in quanto vengono eliminate impurità. Prestare la massima attenzione a pulire accuratamente le strutture, in modo che non permangano residui di decapante sulla superficie.
  • Alcuni produttori non consigliano più l’esecuzione di una cottura di ossidazione. Tuttavia quando si cambia tipo di lega o in caso di problemi è opportuno eseguirla. In questo caso non si tratta più di una cottura di ossidazione, bensì di una cottura di detersione. Serve a verificare il colore dell’ossido, che deve essere uniforme. Non devono esserci macchie o decolorazioni sulla superficie da rivestire. Successivamente è possibile eliminare l’ossido mediante sabbiatura.
  • Per la cottura wash applicare il materiale in strato sottile e consistenza acquosa. In tal modo si ottiene un buon bagnamento superficiale. Grazie allo strato sottile il materiale “fonde” bene. L’uso dell’opaco wash non è tassativo, per la cottura wash si può anche utilizzare il normale opaco.
  • In fase di miscelazione di tutte le masse ceramiche evitare l’incorporazione di bolle d’aria. Usare una spatola di vetro o agata. Con una spatola in metallo si possono generare abrasioni metalliche, che causano decolorazioni grigie nella ceramica. Aggiungere il liquido alla polvere dal lato, in caso contrario possono formarsi bollicine. Prestare attenzione che il posto di lavoro sia pulito: polvere metallica, impurità nell’acqua di risciacquo del pennello, strati eccessivi di isolante possono causare problemi.
  • Quando si riattivano le masse ceramiche per la 2. cottura non aggiungere liquido per modellare, ma acqua distillata. Anche in questo caso prestare attenzione a non incorporare bollicine. La massa stratificata sulla corona deve presentare umidità omogenea. Non continuare ad inumidire e non lasciar essiccare completamente.
Dopo la cottura la ceramica è troppo pallida

Possibili cause e soluzioni

  • Quando si riattivano le masse ceramiche per la 2. cottura non aggiungere liquido per modellare, ma acqua distillata. Anche in questo caso prestare attenzione a non incorporare bollicine. La massa stratificata sulla corona deve presentare umidità omogenea. Non continuare ad inumidire e non lasciar essiccare completamente.
  • Prestare attenzione che parametri e temperature di cottura siano corretti.
  • Sulla superficie ceramica non devono esservi residui di isolante. Anche il contatto con l’antagonista, su cui è appena stato applicato dell’isolante, può causare problemi
  • Temperatura di cottura troppo bassa.
  • Con VM13 è stata utilizzata una quantità insufficiente di Base Dentine.
  • Con VM13 è stata utilizzata una quantità eccessiva di Transpa Dentine.
  • Quantità eccessiva di smalto.
  • Strato del rivestimento di ceramica troppo sottile;
    inferiore a 0,8 mm
Colore troppo grigio dopo la cottura

Possibili cause e soluzioni

  • Per la cottura wash applicare il materiale in strato sottile e consistenza acquosa. In tal modo si ottiene un buon bagnamento superficiale. Grazie allo strato sottile il materiale “fonde” bene. L’uso dell’opaco wash non è tassativo, per la cottura wash si può anche utilizzare il normale opaco
  • L’opaco deve essere coprente, eventualmente applicarne un secondo strato. Uno strato coprente di opaco è basilare per il colore del risultato finale. Alcune leghe continuano ad ossidarsi durante ogni cottura.
  • In fase di miscelazione di tutte le masse ceramiche evitare l’incorporazione di bolle d’aria. Usare una spatola di vetro o agata. Con una spatola in metallo si possono generare abrasioni metalliche, che causano decolorazioni grigie nella ceramica. Aggiungere il liquido alla polvere dal lato, in caso contrario possono formarsi bollicine. Prestare attenzione che il posto di lavoro sia pulito: polvere metallica, impurità nell’acqua di risciacquo del pennello, strati eccessivi di isolante possono causare problemi.
  • Prestare attenzione che temperature di cottura siano corretti.
  • Sulla superficie ceramica non devono esservi residui di isolante. Anche il contatto con l’antagonista, su cui è appena stato applicato dell’isolante, può causare problemi.
  • L’opaco non è stato applicato in strato coprente.
  • Temperatura di cottura troppo bassa
  • Temperatura di cottura troppo alta.
  • Con VM13 è stata usata troppa dentina.
  • Strato del rivestimento di ceramica troppo sottile; inferiore a 0,8 mm.
Errori di cottura

Possibili cause e soluzioni

  • Prestare attenzione ad un buon adattamento delle masse nella zona marginale, eventualmente passarvi un pennello asciutto, prima di eseguire la cottura.
  • Nei ponti separare sempre fino all’opaco, soprattutto per la prima cottura. La retrazione della ceramica si dirige sempre verso il punto più spesso, non sempre è utile applicare molto materiale. Applicare il materiale in modo mirato. Non utilizzare strumenti asciutti o seghettati, che potrebbero separare o strappare la ceramica dalla superficie dell’opaco.
  • La corona appare "senza vita", non abbastanza traslucente (la causa può essere anche l’uso di un liquido errato)
  • Se dopo la prima cottura di corone i bordi sono arrotondati e l’aspetto è „vetroso“ controllare la muffola.
Distacchi di ceramica

Possibili cause e soluzioni

  • Durante la modellazione in cera considerare fin dall’inizio gli spessori minimi, in modo che dopo la finitura vi sia ancora sufficiente materiale. Osservare le indicazioni del produttore della lega. Per le leghe non nobili gli spessori sono diversi che per le leghe ad elevato tenore d’oro
  • Modellare in forma anatomica ridotta soprattutto in caso di molari e ponti, per ottenere spessori uniformi della ceramica. Rinforzare le cuspidi nei posteriori. Modellare ad U gli spazi interdentali.
  • Imperniare i modelli come da indicazioni del produttore. Prestare attenzione a conservazione, date di scadenza ed indicazioni per la lavorazione dei rivestimenti.
  • Attenersi alle indicazioni relative a fusione, temperature e apparecchiature di fusione. Verificare la corretta regolazione della fiamma e la temperatura delle apparecchiature di fusione ad induzione o elettroniche. Utilizzare esclusivamente i crogiuoli prescritti per la singola lega.
  • Non miscelare leghe diverse. Non utilizzare troppe materozze.
  • Non separare direttamente sulla cappetta metallica, in modo da rifinire accuratamente la zona del canale di colata.
  • La struttura metallica deve essere omogenea, se possibile evitare saldature anche al laser.
  • Per la sabbiatura usare sabbia pulita e corretta.
  • Se si usa un decapante, pulire accuratamente il restauro.
  • Per la finitura usare frese in metallo duro a taglio incrociato, pulite. Non esercitare pressione eccessiva e attenersi alle velocità indicate per le singole leghe.
  • Durante la finitura evitare surriscaldamento superficiale. Non usare gli strumenti di finitura per leghe diverse. Non usare diamantate o gommini diamantati.
  • Rifinire l’intera superficie della corona o del ponte per eliminare eventuali prodotti di reazione tra superficie della lega e rivestimento o impurità superficiali. Finire anche gli spazi interdentali.
  • A seconda del tipo di lega sabbiare con granulometria da 50 – 250 mµ. In caso di leghe diverse prestare attenzione alla pressione di sabbiatura e sabbiare con un’angolazione di 45°. Utilizzare sabbiatrici senza ricircolo e sabbia pulita..
  • Alcuni produttori non consigliano più l’esecuzione di una cottura di ossidazione. Tuttavia quando si cambia tipo di lega o in caso di problemi è opportuno eseguirla. In questo caso non si tratta più di una cottura di ossidazione, bensì di una cottura di detersione. Serve a verificare il colore dell’ossido, che deve essere uniforme. Non devono esserci macchie o decolorazioni sulla superficie da rivestire. Successivamente è possibile eliminare l’ossido mediante sabbiatura.
  • Prestare attenzione che parametri e temperature di cottura siano corretti.
  • Con uno specchio controllare la muffola, per verificare che l’intera serpentina sia incandescente.
  • Finire la superficie della ceramica con diamantate. Evitare surriscaldamenti. Se le diamantate sono usurate, non aumentare la pressione ma sostituirle. Se si utilizza una turbina adottare sempre raffreddamento ad acqua.
Microporosità sulla superficie ceramica

Possibili cause e soluzioni

  • In fase di miscelazione di tutte le masse ceramiche evitare l’incorporazione di bolle d’aria. Usare una spatola di vetro o agata. Con una spatola in metallo si possono generare abrasioni metalliche, che causano decolorazioni grigie nella ceramica. Aggiungere il liquido alla polvere dal lato, in caso contrario possono formarsi bollicine. Prestare attenzione che il posto di lavoro sia pulito: polvere metallica, impurità nell’acqua di risciacquo del pennello, strati eccessivi di isolante possono causare problemi.
  • Quando si riattivano le masse ceramiche per la 2. cottura non aggiungere liquido per modellare, ma acqua distillata.. Anche in questo caso prestare attenzione a non incorporare bollicine. La massa stratificata sulla corona deve presentare umidità omogenea. Non continuare ad inumidire e non lasciar essiccare completamente.
  • Applicare le correzioni in porzioni non troppo piccole. Prestare attenzione che le masse non si essicchino eccessivamente, eventualmente utilizzare un liquido che assicuri un’umidità prolungata.
  • Possono prodursi quando le masse ceramiche vengono asciugate in continuazione su tutti i lati con un fazzoletto di carta, e quindi nuovamente inumidite.
Punti neri nella ceramica

Possibili cause e soluzioni

  • In fase di miscelazione di tutte le masse ceramiche evitare l’incorporazione di bolle d’aria. Usare una spatola di vetro o agata. Con una spatola in metallo si possono generare abrasioni metalliche, che causano decolorazioni grigie nella ceramica. Aggiungere il liquido alla polvere dal lato, in caso contrario possono formarsi bollicine.
  • Prestare attenzione che il posto di lavoro sia pulito.
  • Eliminare polvere metallica e di molaggio dagli indumenti di lavoro.
  • Prestare attenzione che non vi siano impurità nell’acqua di risciacquo del pennello.
  • Strati eccessivi di liquido isolante possono causare problemi.
Crepe nella metallo-ceramica

Possibili cause e soluzioni

  • Durante la modellazione in cera considerare fin dall’inizio gli spessori minimi, in modo che dopo la finitura vi sia ancora sufficiente materiale. Osservare le indicazioni del produttore della lega. Per le leghe non nobili gli spessori sono diversi che per le leghe ad elevato tenore d’oro
  • Modellare in forma anatomica ridotta soprattutto in caso di molari e ponti, per ottenere spessori uniformi della ceramica. Rinforzare le cuspidi nei posteriori. Modellare ad U gli spazi interdentali.
  • Imperniare i modelli come da indicazioni del produttore. Prestare attenzione a conservazione, date di scadenza ed indicazioni per la lavorazione dei rivestimenti.
  • Attenersi alle indicazioni relative a fusione, temperature e apparecchiature di fusione. Verificare la corretta regolazione della fiamma e la temperatura delle apparecchiature di fusione ad induzione o elettroniche. Utilizzare esclusivamente i crogiuoli prescritti per la singola lega.
  • Non miscelare leghe diverse. Non utilizzare troppe materozze..
  • Non separare direttamente sulla cappetta metallica, in modo da rifinire accuratamente la zona del canale di colata.
  • La struttura metallica deve essere omogenea, se possibile evitare saldature anche al laser.
  • Per la sabbiatura usare sabbia pulita e corretta.
  • Se si usa un decapante, pulire accuratamente il restauro.
  • Per la finitura usare frese in metallo duro a taglio incrociato, pulite. Non esercitare pressione eccessiva e attenersi alle velocità indicate per le singole leghe.
  • Durante la finitura evitare surriscaldamento superficiale. Non usare gli strumenti di finitura per leghe diverse. Non usare diamantate o gommini diamantati.
  • Rifinire l’intera superficie della corona o del ponte per eliminare eventuali prodotti di reazione tra superficie della lega e rivestimento o impurità superficiali. Finire anche gli spazi interdentali.
  • A seconda del tipo di lega sabbiare con granulometria da 50 – 250 mµ. In caso di leghe diverse prestare attenzione alla pressione di sabbiatura e sabbiare con un’angolazione di 45°. Utilizzare sabbiatrici senza ricircolo e sabbia pulita.
  • Per la cottura wash applicare il materiale in strato sottile e consistenza acquosa. In tal modo si ottiene un buon bagnamento superficiale. Grazie allo strato sottile il materiale “fonde” bene. L’uso dell’opaco wash non è tassativo, per la cottura wash si può anche utilizzare il normale opaco.
  • Prestare attenzione al CET della lega. In linea di principio il CET della ceramica deve essere inferiore a quello della lega. Attenersi alle istruzioni di impiego per quanto riguarda raffreddamento lento o rapido della ceramica.
  • Nei ponti separare sempre fino all’opaco, soprattutto per la prima cottura. La retrazione della ceramica si dirige sempre verso il punto più spesso, non sempre è utile applicare molto materiale. Applicare il materiale in modo mirato. Non utilizzare strumenti asciutti o seghettati, che potrebbero separare o strappare la ceramica dalla superficie dell’opaco.
  • Alcuni produttori non consigliano più l’esecuzione di una cottura di ossidazione. Tuttavia quando si cambia tipo di lega o in caso di problemi è opportuno eseguirla. In questo caso non si tratta più di una cottura di ossidazione, bensì di una cottura di detersione. Serve a verificare il colore dell’ossido, che deve essere uniforme. Non devono esserci macchie o decolorazioni sulla superficie da rivestire. Successivamente è possibile eliminare l’ossido mediante sabbiatura.
  • Prestare attenzione che parametri e temperature di cottura siano corretti.
  • Con uno specchio controllare la muffola, per verificare che l’intera serpentina sia incandescente.
  • Finire la superficie della ceramica con diamantate. Evitare surriscaldamenti. Se le diamantate sono usurate, non aumentare la pressione ma sostituirle. Se si utilizza una turbina adottare sempre raffreddamento ad acqua.
Rivestimento di leghe non nobili

Avvertenze per il rivestimento sicuro di leghe non nobili

Dato che strutture realizzate in leghe non nobili sono cattivi conduttori termici e presentano quindi un comportamento differente dalle leghe nobili, per il rivestimento estetico di queste strutture con VITA VM 13 occorre osservare le seguenti indicazioni:

  • Per la fusione di leghe non nobili utilizzare esclusivamente speciali crogiuoli in ceramica.
  • Fondere esclusivamente lega nuova.
  • In fase di finitura della struttura evitare assolutamente spigoli vivi.
  • Sabbiare con biossido di alluminio da 250 µm ed una pressione di 3-4 bar.
  • Attenersi assolutamente alle indicazioni del produttore della lega!
  • Per evitare eventuali decolorazioni tutte le superfici non rivestite di ceramica vanno sabbiate e passate con gommini dopo ogni cottura
  • Ogni volta pulire con la massima cura.
  • Per un legame sicuro tra lega non nobile e VITA VM 13, la cottura wash va eseguita ad una temperatura di 50°C più alta e la cottura dell'opaca con una temperatura di 30°C più alta. In tal modo la superficie viene bagnato meglio e realizzando un legame migliore.
Intorbidamenti nella ceramica

Possibili cause e soluzioni

  • Prestare attenzione che parametri e temperature di cottura siano corretti.
  • Sulla superficie ceramica non devono esservi residui di isolante. Anche il contatto con l’antagonista, su cui è appena stato applicato dell’isolante, può causare problemi.
  • Applicare le correzioni in porzioni non troppo piccole. Prestare attenzione che le masse non si essicchino eccessivamente, eventualmente utilizzare un liquido che assicuri un’umidità prolungata.
  • Può prodursi quando le masse ceramiche vengono asciugate in continuazione su tutti i lati con un fazzoletto di carta, e quindi nuovamente inumidite.
  • Temperatura di cottura troppo bassa.
Distorsione della struttura metallica

Possibili cause e soluzioni

  • Devono essere osservate le regole generali di preparazione
  • Durante la modellazione in cera considerare fin dall’inizio gli spessori minimi, in modo che dopo la finitura vi sia ancora sufficiente materiale. Osservare le indicazioni del produttore della lega. Per le leghe non nobili gli spessori sono diversi che per le leghe ad elevato tenore d’oro
  • Imperniare i modelli secondo le istruzioni del produttore
  • Controllare le condizioni di conservazione e la data di scadenza del rivestimento.
  • Seguire le istruzioni di lavorazione.
  • Controllare temperature e apparecchiature di fusione.
  • Verificare la corretta regolazione della fiamma e la temperatura delle apparecchiature di fusione ad induzione o elettroniche.
  • Utilizzare esclusivamente i crogiuoli prescritti per la singola lega.
  • Non miscelare leghe diverse.
  • Non utilizzare troppe materozze.
Problemi del legame metallo-ceramica

Possibili cause e soluzioni:

  • Attenersi alle indicazioni relative a fusione, temperature e apparecchiature di fusione. Verificare la corretta regolazione della fiamma e la temperatura delle apparecchiature di fusione ad induzione o elettroniche. Utilizzare esclusivamente i crogiuoli prescritti per la singola lega.
  • Non miscelare leghe diverse. Non utilizzare troppe materozze.
  • Per la cottura wash applicare il materiale in strato sottile e consistenza acquosa. In tal modo si ottiene un buon bagnamento superficiale. Grazie allo strato sottile il materiale “fonde” bene. L’uso dell’opaco wash non è tassativo, per la cottura wash si può anche utilizzare il normale opaco.
  • La superficie dell’opaco deve essere priva di bollicine o porosità. La superficie dell’opaco VM13 deve essere lucida.
  • Non preessiccare troppo velocemente e a temperatura eccessiva ceramica appena stratificata.
  • Quando si eseguono correzioni su un ponte, in fase di completamento degli spazi interdentali non condensare materiale asciutto, perché non si realizzerebbe alcun legame. Eventualmente bagnare gli spazi interdentali con un liquido oleoso (ad. es. Interno) prima di completarli.
Decolorazioni nelle masse ceramiche

Possibili cause e soluzioni:

  • Attenersi alle date di scadenza e alle istruzioni di lavorazione del rivestimento
  • Attenersi alle indicazioni relative a fusione, temperature e apparecchiature di fusione. Verificare la corretta regolazione della fiamma e la temperatura delle apparecchiature di fusione ad induzione o elettroniche. Utilizzare esclusivamente i crogiuoli prescritti per la singola lega.
  • La struttura metallica deve essere omogenea, se possibile evitare saldature anche al laser.
Retrazione della ceramica nell’area dei bordi

Possibili cause e soluzioni:

  • Modellare in forma anatomica ridotta soprattutto in caso di molari e ponti, per ottenere spessori uniformi della ceramica. Rinforzare le cuspidi nei posteriori. Modellare ad U gli spazi interdentali
  • La superficie dell’opaco deve essere priva di bollicine o porosità. La superficie dell’opaco VM13 deve essere lucida.
  • Prestare attenzione ad un buon adattamento delle masse nella zona marginale, eventualmente passarvi un pennello (Nr. 10) asciutto, prima di eseguire la cottura.
  • Nei ponti separare sempre fino all’opaco, soprattutto per la prima cottura. La retrazione della ceramica si dirige sempre verso il punto più spesso, non sempre è utile applicare molto materiale. Applicare il materiale in modo mirato. Non utilizzare strumenti asciutti o seghettati, che potrebbero separare o strappare la ceramica dalla superficie dell’opaco.
  • Se prima della rifinitura si è usato un gommino per lucidare, successivamente non si deve bagnare la superficie con un liquido. In primo luogo pulire la superficie. Non è sufficiente detergere con vapore o acqua; ma è necessario eliminare meccanicamente i residui di silicone dalla superficie
  • Sulla superficie ceramica non devono esservi residui di isolante. Anche il contatto con l’antagonista, su cui è appena stato applicato dell’isolante, può causare problemi.
Mancata unione di due strati di ceramica

Possibili cause e soluzioni:

  • Non preessiccare troppo velocemente e a temperatura eccessiva ceramica appena stratificata
  • Prestare attenzione che parametri e temperature di cottura siano corretti.
  • Se prima della rifinitura si è usato un gommino per lucidare, successivamente non si deve bagnare la superficie con un liquido. In primo luogo pulire la superficie. Non è sufficiente detergere con vapore o acqua; ma è necessario eliminare meccanicamente i residui di silicone dalla superficie.
  • Sulla superficie ceramica non devono esservi residui di isolante. Anche il contatto con l’antagonista, su cui è appena stato applicato dell’isolante, può causare problemi.
  • Applicare le correzioni in porzioni non troppo piccole. Prestare attenzione che le masse non si essicchino eccessivamente, eventualmente utilizzare un liquido che assicuri un’umidità prolungata.
  • Può prodursi quando le masse ceramiche vengono asciugate in continuazione su tutti i lati con un fazzoletto di carta, e quindi nuovamente inumidite.
  • Quando si eseguono correzioni su un ponte, in fase di completamento degli spazi interdentali non condensare materiale asciutto, perché non si realizzerebbe alcun legame. Eventualmente bagnare gli spazi interdentali con un liquido oleoso (ad. es. Interno) prima di completarli.
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